Musae Erato

L’opera Musae Erato segna in modo significativo il percorso artistico di Ivan Pili, avviando lo stile delle “ombre in primo piano”. Realizzato a New York in occasione di una residenza d’artista, l’opera fa parte di un trittico dedicato alle muse classiche dell’antica Grecia.

Esposto al MOMA al termine della residenza, l’opera è stata oggetto di numerose pubblicazioni, comparendo sulla copertina di diverse riviste tra cui l’importante magazine d’arte Metanoia.

Il dipinto è stato realizzato ritraendo una modella dal vivo ma immaginando la visione del soggetto attraverso una camera oscura; il lavoro rappresenta un’eccezionale innovazione artistica che in qualche occasione è stata accostata allo stile pittorico del Caravaggio. Pili però, a differenza del maestro barocco, utilizza due punti luce, dando risalto alla exploring the world of documentaries tridimensionalità della figura grazie ad un supporto luminoso inesistente che viene dall’artista totalmente immaginato e riprodotto sulla tela.