Venere

Attraverso lʼutilizzo di materiali di recupero Sebhatu realizza lʼopera Venere, un busto di donna dai tratti classici, costellata da circuiti elettronici che la fanno apparire ai nostri occhi come una sorta di antico relitto dellʼepoca contemporanea. Lʼopera sembra essere una metafora della società moderna nella quale la tecnologia, oggi padrona – o madre – delle nostre vite, diventa un paesaggio urbano, costruito da elementi elettronici di recupero. Lʼopera di Sebhatu, ammaliante e al contempo perturbante, ci si rivela in tutta la sua delicata e misteriosa bellezza, dallo stile cyberpunk e decadente.