Investimento in arte, di cosa si tratta?

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Investimento in arte, di cosa si tratta?

Negli ultimi dieci anni è stato rilevato come l’investimento in arte è un trend in continua crescita; sempre più persone infatti ricercano degli investimenti alternativi per diversificare il proprio portfolio, ma non solo, nel tempo si sono sempre più evidenziati i grandi vantaggi offerti da questo particolare mercato.

L’investimento in arte oltre all’interesse economico possiede il valore aggiunto dell’aspetto estetico e culturale che l’acquisto di beni artistici comporta e pertanto viene definito come “un investimento emozionale”, ovvero un investimento la cui scelta viene fatta sulla base del proprio gradimento e non solo con lo scopo di un ritorno monetario.

Esistono infatti collezionisti e investitori che ricercano nell’arte la propria individualità e personalità, o che desiderano sostenere in modo attivo il mercato, gli artisti e le istituzioni, in una sorta di mecenatismo contemporaneo.

Cosa significa investire in arte?

Acquistare un’opera permette al possessore di goderne, di accrescere la propria consapevolezza in merito alla materia e di sviluppare competenze e cultura.

Per chi decide di investire in arte è infatti bene conoscere ciò su cui si sta investendo, studiando le opere, le gallerie, gli artisti, il loro percorso e seguendo la crescita professionale. Questi sono elementi essenziali per l’incremento del valore delle opere dell’artista e di conseguenza dei propri investimenti.

Cosa fare se non conosci il mercato dell’arte

Ma anche per chi è novizio, approcciarsi a questo tipo di mercato non è necessariamente qualcosa di rischioso o di impossibile: esistono infatti molte figure di consulenza esperte nel settore che sanno consigliare nel modo più giusto chi decide di muovere i primi passi in questo mondo.

Proprio qui si inserisce FineArtX.

I vantaggi degli investimenti in arte

Nell’attuale clima di mercato, con la finanza “in altalena”, le opere d’arte rappresentano una asset class alternativa, tanto più che nel lungo periodo l’arte si è spesso dimostrata un “buon rifugio” garantendo rendimenti annui tali da assicurare almeno la protezione dall’inflazione.

Un altro vantaggio del mercato dell’arte è che questo propone un ventaglio di investimenti economici decisamente ampio: si possono impegnare cifre milionarie acquistando opere di artisti storicizzati ma si possono anche investire cifre molto più accessibili orientandosi verso l’arte contemporanea e puntando su giovani artisti emergenti che nel giro di pochi anni posso crescere notevolmente di valore.

I vantaggi fiscali degli investimenti in arte

L’investimento in arte comporta anche diversi vantaggi fiscali, infatti l’acquisto o la vendita di opere non sono soggette a tassazione. La legislazione italiana, in questo senso, è una delle più favorevoli e incentivanti per l’investimento: qualunque sia il guadagno ottenuto dalla compravendita di un’opera d’arte, lo Stato italiano non applica alcuna speciale tassazione.

Inoltre, il possesso delle opere non comporta il pagamento di nessuna tassa, né alcuna denuncia nella dichiarazione dei redditi, cosa invece prevista per altri tipi di beni, come ad esempio quelli immobiliari.

Chi investe in arte

L’investimento, soprattutto nell’arte contemporanea, richiama l’interesse del mondo della finanza e delle banche: gruppi come Microsoft, Deutsche-Bank o J.P. Morgan sono tra i più grandi investitori in opere d’arte contemporanea al mondo.

In Italia Banca Intesa detiene una delle più grandi collezioni d’arte private, ma anche grandi marchi e colossi della moda hanno investito nell’arte istituendo fondazioni aperte al pubblico che sono diventate dei veri e propri beni culturali istituzionali, (qualche esempio esempio la fondazione Benetton, la fondation Louis Vuitton, la fondazone Prada,,.)

Ok abbiamo citato tutte queste grandi corporation….

Ma una persona comune, può investire in arte?

Abbiamo capito che investire nell’Arte Contemporanea sta diventando una tendenza sempre più alla portata di tutti e le persone che decidono di entrare a far parte di questo particolare tipo di mercato appartengono ad un target sempre più ampio e diversificato.

Ad allargare il bacino di utenza è stata in gran parte la digitalizzazione di questo settore: l’acquisto di opere d’arte online diventa sicuro e trasparente nonché più veloce e appetibile.

Ma non solo, Il fatto che un gran numero di giovani investitori abbia deciso di entrare in questo mercato è dato anche dalla vastità di lotti dai prezzi molto diversificati, che permettono ad un numero sempre più ampio di investitori di entrare in questo mercato.

*Eco-Nostro di Adonai Sebhatu*
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Investire in Arte per sostenere la cultura e i giovani

Il collezionismo inoltre, oltre che un interesse, un diletto e una passione può diventare un vero e proprio impegno sociale: chi decide di cominciare una collezione infatti può scegliere che tipo di impronta darle, optando per esempio per

opere appartenenti ad una determinata corrente o ad una certa tipologia
scegliendo di investire su artisti particolarmente giovani
decidendo di sostenere artisti originari da paesi meno sviluppati nei quali l’arte non gode ancora di un opportuno riconoscimento.

È il caso per esempio di Rodney Miller, tra i più grossi collezionisti al mondo, la cui collezione è incentrata sull’arte africana e afroamericana moderna e contemporanea che Miller ritiene sottovalutata.

Investire in Arte può fare al caso mio?

Certo! Se sai come farlo.

Quello nell’arte come abbiamo visto è un investimento indicato per tutti, dai notevoli vantaggi economici e dall’interesse culturale… Non per nulla il suo destino è quello di continuare a crescere esponenzialmente.

E come ha dichiarato provocatoriamente Matthew Carey-Williams, curatore della galleria White Cube di Londra

«Oggi l’arte è un super business. Dopo il traffico di droga e la prostituzione, è il più grande mercato senza regole del mondo» e noi potremmo aggiungere “senza avere però controindicazioni”.